a cura di Dania Scarfalloto Girard
Sovraffollamento 130%” Nelle carceri italiane, dall’inizio dell’anno al 20 giugno, si sono registrati 60 suicidi.
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo HA CONDANNATO di nuovo L’ITALIA , lo stato dovrebbe GARANTIRE dignità, benessere e salute ai detenuti, invece solo carceri fatiscenti e condizioni degradanti.
Il fatto è che non importa a nessuno ciò che succede nelle Carceri.
Il filosofo illuminista francese Voltaire scriveva qualche tempo fa: “Il grado di civiltà di un Paese si misura osservando la condizione delle sue carceri”
Ma in Italia come è la situazione?
SUICIDI E AUTOLESIONISMO NELLE CARCERI ITALIANE
Già 60 da inizio anno, uno ogni quattro giorni. Allarme senza precedenti.
Il supporto psicologico per i detenuti è inesistente.
i gesti autolesionistici e soprattutto i suicidi: 29 a oggi a cui si aggiungono 17 decessi per cause da accertare.
“Gli autori di tali definitivi gesti sono un monito – dice il Garante dei detenuti Dott. Palma – …….una doverosa riflessione su cosa apprendere per il futuro da queste imperscrutabili decisioni soggettive, cosa imparare per diminuire il rischio del loro ripetersi. Come leggere l’intrinseca fragilità che ci comunicano”.
Ma questo enorme problema andrebbe decisamente affrontato.
un caso:
Un pò di tempo fa si era tolta la vita una detenuta di 27 anni, incarcerata per furto. Mi aveva colpito il suo biglietto di addio al compagno dove scriveva:
“Per la prima volta in vita mia so cosa vuol dire amare qualcuno, ma ho paura di tutto, di perderti. E non lo sopporterei. Perdonami”.
E’ doloroso ascoltare queste parole, ogni caso di detenzione è a sè, questa giovane donna non è riuscita a trovare una via d’uscita per la sua situazione in un ambiente difficile ed ostile, nessuno ha ravvisato in lei si tanta sofferenza,
ed ha scelto di morire.
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