DIRITTI E SALUTE

Dania S.Girard

NON VACCINARE I PAESI POVERI è UNA GRANDE INGIUSTIZIA non solo, ma oltre alla DISEGUAGLIANZA è anche un pericolo per tutti i paesi del mondo.

Gli scienziati da mesi ricordano che vaccinare tutti in tutti i paesi è l’unico modo per abbassare il rischio di sviluppo di varianti che resistano ai vaccini e che in un mondo globalizzato non si può pensare di arginare il virus in una sola parte del mondo.

Le VARIANTI MONITORATE dall’Oms :

“Mu” è la quinta mutazione elencata dall’Organizzazione mondiale della Sanità, ci sono anche quattro varianti più serie, “di preoccupazione”. Tutte e nove le varianti designate sono nominate con una lettera diversa dell’alfabeto greco. Le cinque varianti di interesse al momento sono:

Eta, rilevata per la prima volta in più Paesi nel dicembre 2020

Iota, rilevata per la prima volta negli Stati Uniti nel novembre 2020

Kappa, rilevata per la prima volta in India nell’ottobre 2020

Lambda, rilevata per la prima volta in Perù nel dicembre 2020

Mu, rilevata per la prima volta in Colombia nel gennaio 2021

Le quattro varianti di preoccupazione, che si ritiene abbiano il potenziale per aggravare la pandemia, sono:

Alpha, rilevata per la prima volta nel Regno Unito a settembre 2020

Beta, rilevata per la prima volta in Sudafrica nel maggio 2020

Gamma, rilevata per la prima volta in Brasile nel novembre 2020

Delta, rilevata per la prima volta in India nell’ottobre 2020

Poiché più il virus si diffonde, più opportunità ha di mutare, ci si aspetta che il numero di varianti di Sars-CoV-2 possa cambiare nel tempo. Per ora il modo migliore per limitare le mutazioni del virus è cercare di limitarne la diffusione. Il vaccino è l’unica arma efficace al momento che abbiamo a disposizione per evitare un peggioramento della epidemia. Più persone vengono vaccinate, meno sono gli ospiti suscettibili in cui il virus può vivere e subire una mutazione.

Secondo un’analisi del New Statesman, oltre l’ottanta per cento delle dosi di vaccini contro il Covid-19 sono state somministrate in Paesi a reddito medio-alto e alto, mentre solo lo 0,3 per cento è stato finora destinato ai quelli poveri. E gli africani completamente vaccinati sono in proporzione meno rispetto agli abitanti di qualsiasi altro continente: solo l’1,6%, rispetto al 49,2% negli Stati Uniti e al 48,9% nell’Ue.

Lo dice anche Draghi: “In molte economie avanzate la pandemia è sempre più sotto controllo, ma purtroppo non è così nei Paesi più poveri del mondo. Ci sono state delle enormi disuguaglianze in termini di accesso ai vaccini. La ripresa globale è caratterizzata dalle stesse disparità. Dobbiamo fare di più – molto di più – per aiutare i Paesi più bisognosi”

L’emergenza di nuove varianti rafforza l’importanza, per chiunque, compresi coloro che hanno avuto l’infezione o che sono stati vaccinati, di aderire rigorosamente alle misure di controllo sanitarie e socio-comportamentali (l’uso delle mascherine, il distanziamento fisico e l’igiene delle mani).

Fonti

Ministero della salute

SKY TG24

Europa today

Fanpage

foto da Ansa , Popolazioni Africane